LUCKY DAY: il ritorno di Roger Avary

Lucky Day è un buon film trash vecchio stile, folle e iper-violento, che si rifiuta di pentirsi e di piegarsi alle norme della società post #MeToo. Roger Avary non è cambiato – CINE DWELLER

A partire dal 1 maggio il pubblico vedrà finalmente il ritorno sulle scene dello sceneggiatore e regista Roger Avary, noto per Killing Zoe e Le Regole dell’Attrazione e soprattutto per il copione di Pulp Fiction scritto a quattro mani con Quentin Tarantino. Distribuito in Italia da Cloud 9 Film e disponibile on demand su Sky Primafila, il film narra di Red (Luke Bracey), esperto nell’aprire casseforti che è appena stato rilasciato dalla prigione e sta cercando di tenere unita la sua famiglia mentre il suo passato lo raggiunge sotto forma di Luck (Crispin Glover), un killer psicopatico in cerca di vendetta per la morte di suo fratello.

Tra i protagonisti del film – che è stato classificato R-Rated per ‘bloody violence, language throughout, and sexual content’ – ci sono anche da Nina Dobrev (xXx: il Ritorno di Xander Cage), Clé Bennett (Saw: Legacy, The Falcon and the Winter Soldier), Clifton Collins Jr. (The Boondock Saints 2 – Il giorno di Ognissanti) e l’attrice di Hong Kong Josie Ho (Full Strike). I fanatici del cinema di arti marziali apprezzeranno inoltre l’inclusione di Mark Dacascos (John Wick 3), che aveva precedentemente lavorato con Roger Avary già nel 1998 in Boogie Boy.

 

 

La vera star del film è Crispin Glover, che ruba la scena nel ruolo del folle killer francese Luc Chaltier  –  THE HOLLYWOOD REPORTER

Crispin Glover è un vero e proprio mito del cinema di genere e qualcuno lo ricorderà nel ruolo George McFly, il padre di Marty (Michael J. Fox) in Ritorno al Futuro. In Lucky Day interpreta il killer psicopatico, un ruolo che sembra fatto apposta per lui: folle, comico, brutale. Ovunque vada la violenza esplode: taglia la gola a un hipster e poi ci passa sopra due volte con la macchina, trasforma una galleria d’arte con con snob eleganti in un bagno di sangue alla Jackson Pollock e se c’è folla lungo il suo cammino lui molto semplicemente la falcia. Insomma, “una violenza straripante che mira ai benpensanti”.

 

Se c’è qualcuno che sa fare film alla Tarantino, è proprio Roger Avary, che ha inventato questo genere: dialoghi stringati, personaggi da cartone animato e comicità brutale – THE HOLLYWOOD REPORTER

Lucky Day è il grande ritorno di Roger Avary, diciassette anni dopo il suo ultimo lungometraggio, qualche guaio giudiziario, la prigione e qualche sceneggiatura qua e là (tra cui Silent Hill). Lo aspettavamo questo reietto cineasta underground, uno che non ha mai cercato di calmarsi, nonostante attorno a lui anche i più ribelli, tra cui Gaspar Noé e Harmony Korine, si siano man mano civilizzati.

Lucky Day è un esempio di puro Avary: azione, violenza e humour nero – CINE SERIES
Disponibile su Sky Primafila a partire dal 1 maggio